Livelli circolanti di vitamina D3 e rischio di epatopatia steatosica non alcolica: c’è un legame?

Giovanni Targher

Sezione di Diabetologia ed Endocrinologia, Dipartimento di Medicina, Università di Verona

DOI 10.30455/2611-2876-2022-8

La carenza di vitamina D3 è stata associata alla coesistenza di molteplici patologie croniche non scheletriche (tra cui obesità, diabete tipo 2, malattia cardiovascolare, alcune neoplasie ed epatopatia steatosica non alcolica), suggerendo la possibilità che tale vitamina possa svolgere molteplici e benefici effetti pleiotropici a livello extra-scheletrico, grazie alla distribuzione ubiquitaria del suo specifico recettore. 

Tra queste patologie croniche extra-scheletriche, che sono associate a ridotti livelli circolanti di vitamina D3, l’epatopatia steatosica non alcolica (nota con l’acronimo inglese di NAFLD, non-alcoholic fatty liver disease) ha rappresentato un importante focus della ricerca scientifica, specialmente negli ultimi 6-7 anni. 

 

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